LATTE NERO

Una ricerca che investe la dimensione corporea, fisica. Immagini in movimento che progressivamente abbandonano la condizione di immobilità per aprirsi e schiudersi, in alternanza continua, con la finalità di concretizzare una visione. Un lavoro che muove dai fondamenti del teatro visuale, che guarda alle azioni e le fa a tal punto vivere dentro lo spazio che lo stesso diventa parte integrante dell’immagine e della performance. E un approccio spontaneo, che nasce via via, che si genera da un’idea e che quell’idea vuole esplorare, scandagliare, per capire cosa la stessa possa suggerire in immagini.

La trilogia che porta il titolo La Caduta è il primo progetto realizzato da Ginevra Ghiaroni e Lola Posani, in arte Dolcemared’Oltrevita, in quella che potrebbe essere definita una ricerca, in fermento, in divenire, che verte sul movimento e sulla sua progressiva espansione. Sordo, Latte Nero e Ulisse Blu sono i tre atti che compongono questo lavoro in cui il movimento, così centrale da diventare ipnotico, lentamente si amplia fino a giungere alla sua completa estrinsecazione.

Se il primo risultato di questa indagine si era concretizzato in una performance di carattere prevalentemente statico, come bloccata in una sorta di limbo temporale, quasi un movimento interno congelato nella cromia alchemica del bianco, questo secondo momento di riflessione, Latte Nero, ha più i toni di una azione che corrisponde a un movimento in via di sviluppo. La performance, che verrà rappresentata i giorni 27 e 28 maggio presso lo spazio di Sandra Rojas in via Giulio Carcano 35 a Milano, prende il titolo dal libro La terra e il riposo di Gaston Bachelard. A dire che il latte, elemento simbolo di purezza, racchiude in sé una fortissima contraddizione perché contiene tutti gli elementi della sua creazione che avviene all’interno delle viscere, in un ambiente nero, buio e scuro, molto fisico.

Nello spazio si svela questa volta l’immagine di una scena quotidiana: un tavolo al quale siedono due figure femminili e più in là una terza che nell’atto di recidere la membrana introduce lo spettatore a una dimensione viscerale, interna, che non appartiene alla realtà ma sta su un piano di astrazione. I corpi altro non sono che le membrane di questo spazio di rossa alchimia, sono in piena metamorfosi e nell’assumere forma fungono da veicolo per l’essere materico che deve trasformarsi.

Il mio corpo, che si rivela nei movimenti, reitera gesti meccanici. Il cambiamento al quale io stessa prendo parte impone di abbandonare la maschera, lasciare a poco a poco pezzi di autorità e disfarmi, in sequenza e del tutto. E intanto dire, perché il verbo è un’arma potente che viene da dentro. Io e la parola, nel divenire, siamo materia e siamo fatte della stessa materia.

Scavare dentro la natura dell’immagine per andarci a fondo, dentro una visione che fa dei corpi corpi a servizio, materia essi stessi, materia che esplora lo spazio esterno in cui vive. Un processo metabolico e generativo insieme che attraverso il movimento affonda sempre più dentro l’atomo, nell’urgenza delle viscere. Avvicinamento e preludio a quello che sarà l’atto conclusivo e finale: Ulisse Blu.

Lola Posani dopo il liceo classico frequenta la Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti, approfondendo nello specifico i temi della multimedialità. Si appassiona al teatro e all’ambito performativo aderendo alle proposte formative della Socìetas Raffaello Sanzio, la compagnia teatrale d’avanguardia fondata nel 1982 a Cesena da Romero Castellucci, Claudia Castellucci, Chiara Guidi e Paolo Guidi di cui frequenta la Scuola Cònia, il corso estivo di Tecnica della rappresentazione.

Ginevra Ghiaroni, da sempre appassionata di disegno, frequenta il liceo artistico di Brera e poi il corso di scultura presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Per 10 anni si dedica alla danza, sia classica che contemporanea, entrando in relazione diretta con il movimento del corpo. Fin da piccola amante del teatro, entra giovanissima a far parte della compagnia San Cipriano per approdare poi alla Socìetas Raffaello Sanzio dove frequenta, dal 2014, la Scuola Cònia da loro promossa.

Emma Leoni……………………….

Sandra Rojas mette a disposizione il proprio spazio in via Giulio Carcano 35, Milano per progetti creativi e trasversali che intendono abbracciare il mondo dell’arte in tutte le sue forme. 

 LATTE NERO, regia di Ginevra Ghiaroni e Lola Posani 

Con Francesca Interlenghi, Emma Leoni, Lola Posani

Scenografia trucco e costumi di Alessia Donnini e Ginevra Ghiaroni

Il mio abito di scena è stato realizzato da Sonja Tagliavini, La Cucitoria

Foto di Silvia Morin

Io indosso una creazione di Sonja Tagliavini, La Cucitoria


Ginevra Ghiaroni

Lola Posani

Emma Leoni

Sandra Rojas

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