Si è tenuta ieri, martedì 2 dicembre, nel teatro della Casa di Reclusione di Milano-Bollate, la cerimonia di presentazione di Unlimited Edition: The Bag, la prima edizione di un percorso che unisce formazione, creatività e desiderio di cambiamento. Nato da un’idea della Fondazione Francesco Morelli e realizzato insieme a IED – Istituto Europeo di Design, con la collaborazione di Ethicarei e della Fondazione Severino, il progetto è stato pensato per la sezione femminile del carcere. Un luogo in cui le opportunità sembrano lontane, ma dove il bisogno di immaginare un futuro diverso è ancora più forte e vitale. Dal 30 settembre al 4 novembre 2025, otto donne detenute hanno intrapreso un corso intensivo di Fashion Design. Un cammino che ha permesso loro non solo di acquisire nuove competenze, ma soprattutto di riscoprire la propria capacità di creare, immaginare etrasformare. Il percorso si è concluso con la consegna delle borse che loro stesse hanno ideato e progettato: oggetti concreti ma anche simbolici, nati da un’idea e diventati forma all’interno del laboratorio del carcere.
L’evento è stato anche l’occasione per presentare il documentario curato da Oxymoro e un servizio fotografico dell’artista portoghese Rita Lino: due testimonianze visive che raccontano l’impegno, le emozioni e la forza che hanno attraversato questo progetto. Accanto alle donne coinvolte, anche i docenti, i professionisti, i rappresentanti delle Fondazioni partner e la stessa fotografa. Tutti uniti nel medesimo intento: riconoscere il valore di un percorso che non è solo formativo, ma profondamente umano.

The Bag fa parte del più ampio programma Unlimited Edition: Life, designed by you, avviato nel 2025 dalla Fondazione Francesco Morelli. Un ciclo di iniziative che pone al centro il design come strumento di rinascita: un linguaggio capace di accompagnare le persone nella scoperta di sé, oltre gli stereotipi e i pregiudizi. «Crediamo che la cultura del design possa generare un cambiamento positivo soprattutto dove ci sono marginalità e fragilità», afferma Maria Teresa Coradduzza, Vicepresidente della Fondazione. «Offrire un’opportunità concreta di formazione a chi solitamente non vi ha accesso è, per noi, un gesto di responsabilità sociale che onora la visione di Francesco Morelli: il design come strumento di crescita, dignità e rinascita».
Le otto partecipanti hanno seguito tre moduli di studio condotti da docenti IED: ricerca visiva, sviluppo delle capacità di disegno e progettazione, prototipazione attraverso il cartamodello. Un lavoro attento e minuzioso, sostenuto da Ethicarei nella fase produttiva e monitorato dalla Fondazione Severino, che ne ha valutato anche l’impatto sociale ed educativo. I professionisti della Cooperativa Alice hanno invece accompagnato la fase di prototopazione e confezione.
L’atto di immaginare una borsa si è trasformato così in un gesto più profondo: un modo per riconoscere la propria voce ed esplorare un nuovo rapporto con il futuro. Ogni prodotto finito è diventato simbolo personale: un contenitore di memoria, autonomia e possibilità. Un modo per riannodare il filo con sé stesse e con il proprio domani.

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Cover Story: Unlimited Edition: The Bag, TATIANA, Ph. Rita Lino, Courtesy Fondazione Francesco Morelli









