ANA SEGURADO, SLOW FUTURE

Elogio della lentezza. Elogio di un tempo che intende sottrarsi al movimento, accelerato, di tutte le cose. Si incomincia così, dentro un luogo in cui tutto è come intensificato, questione di lentezza probabilmente. Questione di fiori e pedali e “della volontà di rendere fertile un terreno urbano battendo le strade con la semplicità delle due ruote e dei frutti della natura.”

Questione di un vestire alleggerito degli eccessi, privo del superfluo, consapevole che la linea di confine che separa nuovo da migliore è sempre suscettibile di verifica.

Continua il suo viaggio emozionale la designer portoghese Ana Segurado perseguendo un minimalismo quasi ancestrale perché radicato nei valori del tempo e della terra in cui le forme e i volumi assecondano a tal punto il corpo da rendere gli abiti confortevoli come una seconda pelle.

Elementi di design e sprazzi di tecnologia si uniscono ai fondamentali che le sono cari: la natura, il cielo, il mare e gli affetti e l’emotività e l’essenza di ciò che ci circonda.

La collezione Digital SS/18 trae ispirazione dal lavoro fotografico di James Ball intitolato Guide To Computing, una serie colorata di foto di computer storici che documentano l’inizio della nostra storia informatica ed evidenziano l’evoluzione del design di cui le macchine sono state testimoni nel tempo. Un imput che traslato nell’abbigliamento si manifesta in sovrapposizioni, ritagli, cuciture non rifinite, bianco e nero con valenza grafica, contrasti di tonalità e colore, dettagli sartoriali e particolari che trasformano i pezzi più semplici in pezzi più concettuali.

Il principio cruelty free, inteso proprio come stile di vita, determina la scelta di tutti i tessuti: dalla seta ahisma estratta solo dopo che il baco da seta ha completato l’intero suo processo di metamorfosi, al cotone organico piantato e prodotto negli Stati Uniti, nel nord-ovest del Texas, utilizzando esclusivamente metodi di coltivazione a basso impatto ambientale, senza alcun tipo di sostanze tossiche, pesticidi, fertilizzanti sintetici o semi transgenici.

Nata e cresciuta a Beja – Alentejo – Portogallo, Ana Segurado sviluppa fin dalla più tenera età un interesse per la moda, trascorrendo l’infanzia con la nonna che lavorava a maglia e cuciva con abilità perfetta. Dal 2012 anno in cui vince il primo premio al concorso Young Fashion Designers a Modtíssimo e partecipa per la prima volta al Portugal Fashion – Space Bloom Oporto – prosegue stagione dopo stagione il proprio percorso di ricerca determinata a conseguire una crescita coerente e sostenibile del proprio progetto.

Abiti, Ana Segurado SS/18 collection Digital  – website  – Facebook  –Instagram

Fotografia, Elisabetta Brian

Location, Bici & Radici Milano Via Nicola D’ Apulia 2

Bracciale e Borsa, Margherita Spatola 

Orecchini, Aumorfia 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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