I BELONG NOWHERE

A ridosso. Interstizi. E non luoghi. Spazi in cui milioni di individui si incrociano senza comunicare. Mobile e precaria nel territorio della post – modernità: luoghi di sosta, di passaggio, di consumo standardizzato immaginati in procinto di piegarsi al loro prossimo destino di declino e abbandono.

Indosso. Velluti, denim, naylon, tessuti militari, lurex che vivono nelle asimmetrie, nei nuovi volumi e nelle alterate proporzioni della collezione MARIOS F/W 16 “Silence is Sexy.”

Resistere a una cultura di massa aggressiva e uniformante. Trovare rappresentazioni di sé stessi e territori che pur dentro l’inevitabile processo di modernizzazione possano riaffermare la propria identità. Significa anzitutto rieducare la mente. E significa, ancor prima, muovere da una revisione del linguaggio stesso. Ecco perché le parole. In fila, fitte. Idee, battute, spunti di riflessione che si ripetono su parka, gonne, camicie, su elementi che prediligono il superamento di un’idea di genere. La trasgressione assume, per forza dello stile, una forma inusuale che tuttavia comunica.

Il contenuto di un atto quotidiano e universale sta tutto nella declinazione letteraria della sua esistenza espressa nell’etichetta: a brand for contemporaries and modernettes. E invita a un viaggio dell’immaginazione che ci riconsegna al punto di partenza, ci riconsegna all’atto del vestirsi, con in più l’ebrezza, l’esaltazione dell’aver sperimentato identità fluide e paesaggi anomali.

Total look MARIOS FW 16 Collection “Silence is Sexy” – www.marios.euInstagram

Foto di Elisabetta Brian 

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