Lello Lopez, O my…!

La storia della cultura mediterranea non solo prevede lo scambio, ma gli assegna una funzione di creazione. E in questo scambio creativo colgo ciò che perpetua l’essenza del Mediterraneo in quanto dimora comune. Storia latente. Sepolta sotto i fasti di un discorso che enfatizza l’elemento di separazione a discapito del sentimento di condivisione. –Mohammed Bennis

In occasione di ArteFiera ed ArtCity Bologna 2022, Shazar Gallery & SaMaC presentano O my…!, personale di Lello Lopez (Pozzuoli, 1954), a cura di Azzurra Immediato. Attraverso opere a carattere installativo, fotografico e sonoro, le tre preghiere delle grandi religioni monoteiste – la Prima Sura araba, il Pater Noster latino e l’ebraica Ascolta Israele – attuano un inatteso corto circuito: ciò che nell’epoca contemporanea è stato definito inconciliabile, afferisce in verità all’uguaglianza degli uomini tra uomini.

Lopez fonda la sua ricerca sulla realtà, su un vissuto fatto di incontri con le persone. Si stabiliscono così relazioni che sono esperienza diretta di un mondo concreto. L’analisi introspettiva e la riflessione sul concetto di presente sono gli altri elementi sui quali si basa la sua ricerca artistica, che si manifesta con diversi strumenti espressivi, scelti di volta in volta a seconda delle specifiche necessità comunicative.

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La mostra O my…!  – già dal titolo esclamazione, invocazione, supplica e preghiera – si sviluppa all’interno dell’architettura bolognese di S.Maria e S.Valentino della Grada, in una commistione di immagini, suoni e parole, la cui sintesi pone gli occhi e l’animo del pubblico dinanzi a una realtà che ha subito alterazioni e che l’arte, nel suo racconto puro, può tracciare. Al grande telero che racchiude i primi versi delle tre preghiere monoteiste fa da eco l’insieme di collages fotografici, narrazione immaginifica eppure tangibile del complesso dialogo che avviene nell’incontro tra migranti e società ‘occidentale’. Un rapporto che continua a sottolineare il vuoto di un’ipocrita compassione priva di quel sentimento primigenio alla base della fratellanza umana. Le opere agiscono nel cuore della chiesa bolognese, diventando momento di immersione filosofica e antropologica.

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Scrive la curatrice Immediato nel testo critico che accompagna la mostra: “Ciò che Lello Lopez mostra attraverso i collages fotografici che appartengono a questo progetto paiono due strade: quella da seguire, caratterizzata dalla naturale espressione di commistioni che mutano e arricchiscono le identità tra popoli differenti e quella da non perseguire, contraddistinta e segnata dai pregiudizi, dai falsi miti, dalle illusioni che spingono le partenze verso nuove vite, verso le sponde a nord del Mediterraneo, verso altri inferni in cui ciò che si incontra è solo il debito storico e morale che noi tutti abbiamo verso quelle terre che, lontane, davvero, non sono affatto.”

Il progetto espositivo è parte della decima edizione di ART CITY Bologna, il progetto di alleanza culturale nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere per affiancare con mostre, eventi e iniziative speciali l’annuale svolgimento di Arte Fiera e proporre un’originale esplorazione di musei, gallerie e luoghi d’arte in città.

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Lello Lopez, O my…!

Shazar Gallery & SaMaC

A cura di Azzurra Immediato

Dal 12 al 20 maggio 2022

Chiesa di S.Maria e S.Valentino della Grada | Via Monaldo Calari 10, Bologna

In collaborazione con ArtCityBologna 2022 e ArteFiera

 

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