PANTER & TOURRON, TENSE

Una poltrona senza telaio. Un tavolino basso in alluminio. Un divisorio realizzato con tessuto in 3D. Una lampada a sospensione e una a parete. Se è vero che mobilità e fluidità sono le cifre della nostra contemporaneità è altrettanto vero che anche le ultime tendenze in fatto di design non fanno che assecondare questa specie di moto perpetuo che ci caratterizza tutti.

Lo studio di progettazione svizzero Panter & Tourron, fedele alla propria ricerca di codici formali originali, esplora le intersezioni tra tecnologia, design e società con lo scopo di definire una nuova visione del lusso per il futuro. Parole d’ordine: leggerezza e dinamicità, forme scultoree e materiali innovativi. E’ il nomadismo abitativo al tempo della globalizzazione quello che nel progetto TENSE, presentato presso lo spazio Alcova in occasione dell’ultima edizione della design week milanese, trova la sua compiuta espressione estetica.

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Cinque elementi differenti che tenuti insieme dalla sola forza di tensione permettono di smontare e rimontare una casa ovunque in pochi semplici passaggi. La trazione funge da elemento connettivo, congiunzione tra parti strutturali leggere, piatte e facilmente trasportabili che bene si addicono alle esigenze del vivere moderno, decisamente meno stanziale e sedentario di quello passato. Un sistema costruttivo di solito relegato a strutture temporanee – penso alle tende da campeggio per esempio – diventa qui il fattore chiave per la creazione di mobili capaci di rendere i nostri spazi abitativi funzionali e di soddisfare i nostri molteplici bisogni: quello di identificarsi con i luoghi dell’abitare; il bisogno, soprattutto da parte delle nuove generazioni, di trasferirsi frequentemente; la necessità di trovare una soluzione alternativa all’inaccessibilità dei mobili di valore.

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Quello del brand è un approccio sostenibile al design in cui le tecniche di produzione sono improntate alla flessibilità. A dimostrazione che unendo la tradizione artigiana – quella dei produttori su piccola scala il cui saper fare con le mani è ancora fonte di inestimabile ricchezza – con l’innovazione digitale si possono ottenere soluzioni estremamente interessanti.

Una poltrona composta di due parti flessibili tenute insieme in tensione da un sistema di cerniere, realizzata con materiale leggero che trova ampio uso nell’industria automobilistica e nel settore medico per le sue caratteristiche di confortevolezza, pur essendo la resa molto simile a quella dei tessuti subacquei. Un tavolino di alluminio che, in contrasto con il suo aspetto quasi brutalista, sorprende per l’incredibile leggerezza. Un divisorio – disponibile in due dimensioni – che senza l’ausilio di viti o altri sistemi di fissaggio è tenuto insieme da un tessuto in 3D la cui grafica simil glitch, fatta di mappe geografiche colorate, evoca il concetto di nomadismo e spostamento. Infine due lampade di cui una a parete, una forma circolare luminosa che diffonde la luce in maniera naturale, e una a sospensione. Quest’ultima, prendendo ispirazione dalla classica struttura di una tenda da campeggio e rivisitandola, si compone di due pezzi di tessuto Tyvek tenuti in tensione da barre di carbonio.

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Nuovi codici abitativi sottendono nuovi codici estetici. La purezza formale incontra la funzionalità concettuale. In sintesi, un progetto che guardando al futuro ripensa le categorie del lusso secondo criteri di praticità e celerità.

Panter & Tourron – web siteFacebookInstagram  

 Credits:

Design and Art Direction: Panter&Tourron

Assistants: Hanieh Rashid, Jeanne Siffert, Adrian Woo

Graphic design: Matthieu Visintin

Artwork: Valentin Keiser

Photography: Jagoda Wisniewska

Video: Mattia Cossi

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