ROBERTO CIACCIO. SOGLIE DEL TEMPO

A Milano, Building dedica a Roberto Ciaccio (Roma, 1951 – Milano, 2014) la personale dal titolo “Roberto Ciaccio. Soglie del tempo” a cura di Francesco Tedeschi. Il progetto espositivo realizzato con il contributo attivo dell’Archivio Roberto Ciaccio, in particolare di Maria Pia e Silvia Ciaccio, raccoglie più di 40 opere realizzate tra il 1990 e il 2011, caratterizzate da un’astrazione pittorica di intensa concettualità e che insistono su due dei temi portanti della poetica dell’artista: la soglia e il tempo.

La prima, intesa come apertura verso l’oltre, oltre l’apparenza della vita, verso l’enigma, verso la sua conoscenza e, auspicabilmente, la sua risoluzione. Una finestra, o una porta, capace di fare luce sull’ignoto. Ma in Ciaccio la soglia assume anche connotazione di ritorno, un rientro, come testimonia la parola francese revenant, nel suo significato di rivelare ma anche di velare di nuovo. Ciò che torna, negli anni successivi della produzione dell’artista, quelli che intercorrono tra il 2008 e il 2011, si rivela tra le pieghe di un colore monocromo, pulsante, mai fisso ma piuttosto dinamico, formato di luce e oscurità. Una dualità che caratterizza il segno di Ciaccio e apre la riflessione al senso dello sprofondamento e del riavvicinamento: movimento oscillatorio della vita prima ancora che dell’opera d’arte.

BUILDING_Roberto Ciaccio_Installation view Leonardo Morfini (4) (1)

Il secondo, il tempo, inteso come traccia a testimonianza del nostro passato, rinvenibile nelle lastre realizzate in metallo, con ferro e rame, objets trouvés incrostati e sporchi, poi puliti e lucidati, provenienti dalla stamperia di Giorgio Biglio, con il quale l’artista ha condiviso moltissimi anni della sua carriera. C’è un passato che viene al presente ma il presente, nella sua fugacità, è già futuro. C’è una memoria che pretende di non essere cancellata e di nuovo una soglia che emerge dal carattere specchiante e dalla struttura stessa della superficie, intaccata dagli inchiostri o da altre tecniche di lavorazione, di queste opere.

Dalla dimensione estremamente materica dei lavori esposti al piano terra, il percorso prosegue al secondo piano dove sono esibiti i monoprints, i lavori più pittorici di Ciaccio, caratterizzati da tonalità scure, con i quali egli indaga il rapporto con il mistero del vuoto. Anche in questo profondissimo silenzio, una presenza di luminosità è sempre attiva. La luce, una sorta di matrice per l’artista (non a caso Lucematrice era il titolo della grande monografica tenutasi a Genova nell’estate 2013), diviene fondamentale per vedere queste opere, per capirle, per superare l’immagine e varcare la soglia che conduce all’oltre. Esse incarnano lo slancio, connaturato con la natura umana, verso la dimensione del sacro, in una verticalità che anche nel tragitto della mostra, materializzazione di una possibile ascensione spirituale, trova il suo corrispettivo.

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Queste opere rinominate painting prints, realizzate con una serie di passaggi, anche molto lunghi e complessi (stesure di colore, puliture, ulteriori stesure e velature) e che privilegiano un vero e proprio intervento pittorico manuale, cedono il passo, salendo al terzo ed ultimo piano dello spazio espositivo, a lavori il cui carattere precipuo è la luminosità. Chiari e leggeri, questi ultimi che hanno per soggetto il riquadro, lo schermo o la croce, sembrano quasi fluttuare in un tempo senza tempo, che oltre la soglia si fa luce. Offrendo così un ulteriore aspetto del grado di trasformazione delle elaborazioni di Ciaccio, artista capace di migrare dalla percezione immediata della forma-colore alla sua risonanza interiore.

BUILDING_Roberto Ciaccio_Installation view Leonardo Morfini (1)

“… Mancanza attesa stato di sospensione 

Tra due estremi 

Margine limite cancellazione

Intervallo, lacuna, breccia, apertura 

spazio vuoto, interruzione 

il farsi, il divenire (to be-come) nel tempo 

della presenza” 

–R. Ciaccio, Sequenze, da Il volto del tempo, a cura di R. Bodei, Electa, Milano, 2002, p. 190

Immagini: Roberto Ciaccio. Soglie del tempo, Installation views, Building Gallery, ph. Leonardo Morfini 

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Roberto Ciaccio. Soglie del tempo

A cura di Francesco Tedeschi

Building, Milano Via Monte di Pietà 23

8 settembre -15 ottobre 2022

 

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