A partire dal 15 maggio (inaugurazione il 14 alle ore 18.30) la Fondazione Kenta di Milano presenta la mostra “Achille Mauri. Ahead of Time“, a cura di Francesca Alfano Miglietti. Si tratta della prima occasione in cui vengono esposte al pubblico le opere artistiche del regista e sceneggiatore, ma anche montatore e produttore, scrittore eccentrico, organizzatore, attivatore culturale nato a Rimini nel 1938 e scomparso nel gennaio 2023 a Rosario, in Argentina.
Achille, il più piccolo tra i cinque fratelli Mauri, figli di Umberto, avvocato e impresario teatrale alla guida di Messaggerie Italiane, esordisce in Mondadori nel 1957. Lavora poi in Persia per FIAT Impresit e in seguito a Torino in sede FIAT. Nel 1965 fonda Achille Mauri Editore, casa editrice di libri d’arte che pubblica, tra le altre opere, anche i primi numeri della rivista Versus e i Quaderni di studi semiotici curati dall’amico Umberto Eco. Nel 1968 ricopre la carica di amministratore delegato di Messaggerie Periodici e, un anno dopo, dà vita, con Messaggerie Periodici e De Agostini, alla casa editrice L’Esperto, specializzata nella realizzazione di enciclopedie per ragazzi. Nel 1974 costituisce la società di produzioni cine-televisive Pontaccio e, in coproduzione con RAI Radiotelevisione italiana, realizza il documentario Magia d’Africa. Quando nel 2005 assume il ruolo di Amministratore Delegato di Messaggerie Italiane, sostituendo il fratello Luciano e divenendo poi Presidente nel 2009 alla scomparsa del fratello Fabio, dà il via a un’importante fase di rinnovamento e sviluppo, che porta il Gruppo ad assumere la struttura che ha oggi.

Il progetto espositivo dà conto della personalità eclettica di Achille oltre che di un lato suo più intimo, e probabilmente meno conosciuto al pubblico, capace di mettere in connessione la magia e la tecnologia: linguaggi diversi, apparentemente opposti, “parte determinante e vivente di un fare che ‘mescola’ l’artigiano, lo sciamano e il poeta” scrive FAM nel catalogo edito da Lampi di Stampa che accompagna la mostra.
La personale, visibile sino al 4 giugno 2025, raccoglie nella sezione Land Art una serie di fotografie che rivelano l’attenzione dell’autore verso il pianeta Terra e il legame profondo che lega l’arte e la natura. Ci sono poi i suoi oggetti modificati Pamparte e una selezione di Disegni, sua grande passione, realizzati con tecniche varie: dalla penna ai pennarelli, dall’acquerello alla tempera, dai pastelli a cera agli inchiostri. Volti, animali, frutti, orizzonti, case, oggetti, cieli lasciano spazio alle linee alle macchie, al vuoto e alle cose nel loro insieme, nel loro combinarsi, nel loro sovrapporsi. Non manca infine Magia d’Africa, il racconto attraverso una serie di fotografie del documentario omonimo realizzato da Achille Mauri e della sua fascinazione per questo Paese, nata nel 1974 in seguito a un viaggio nel Dahomey (oggi Benin) su invito del Re Aho René Glelé, discendente del Dio Agassou.
Un’occasione imperdibile per leggere, anche sotto altra luce, la vicenda di un uomo sempre in anticipo sullo spirito dei tempi, curioso e avventuroso discendente di una dinastia di intellettuali che ha contribuito allo sviluppo della storia culturale del nostro Paese.
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Cover story: Achille Mauri, Cavalli Gaucho (particolare)