Sabato 24 maggio alle ore 16, presso la Fondazione Marconi di Milano, si terrà la presentazione del libro di Valerio Adami Sinopie Luoghi Confessioni, pubblicato da Abscondita (aprile 2025). L’evento vedrà in dialogo Valeria Cantoni Mamiani, Presidente dell’Archivio Valerio Adami, e il filosofo Maurizio Ferraris, con letture di brani tratti dal libro, a cura dell’attrice Anna Nogara. A venticinque anni dalla prima pubblicazione, il volume si presenta in una nuova edizione ampliata: agli scritti originari si affiancano ora due nuove sezioni: Luoghi, dedicati al tema del viaggio, e Confessioni, che raccoglie testi inediti e riflessioni intime. Ne emerge un ritratto inedito di Adami, non solo come pittore, ma anche come narratore di sé.
La presentazione si inserisce nel contesto della mostra Laboratorio visibile alla Fondazione Marconi sino all’11 luglio 2025). Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Archivio Valerio Adami, vuol essere un omaggio all’artista, a sessant’anni dalla sua prima mostra allo Studio Marconi di Milano e a novanta dalla sua nascita. Snodandosi in un itinerario che va dagli inizi degli anni Sessanta ai primi Settanta, l’esposizione indaga un decennio cruciale nella sua ricerca, svelandone il grande spirito di sperimentazione e ripercorrendo i luoghi che ne hanno plasmato l’immaginario.
La prima tappa è Londra, nel 1962, ed è quella che rivela l’esordio “fumettistico” di Adami, che entrando in contatto con artisti come Jim Dine, Richard Hamilton e Graham Sutherland crea composizioni che ricordano certe iconologia popolaresche.
Segue poi Arona, dove la casa padronale di Camilla Cantoni, moglie e collega dell’autore, diventa non solo uno studio d’artista, ma anche punto di incontro e di vivaci scambi culturali per i tanti intellettuali dell’epoca. Nasce in quel contesto stimolante il film sperimentale “Vacanze nel deserto”, realizzato in collaborazione con il fratello Giancarlo Romani Adami, con Dino Buzzati, Aldo Mondino ed Errò, tra gli altri.
La mostra dà inoltre conto anche del periodo parigino, dove Adami si concentra sugli interni urbani e di quello newyorkese nel quale si cimenta con nuovi mezzi espressivi, come la fotografia. Non mancano poi i riferimenti a Cuba, che Adami visita la prima nel 1967, in un periodo storico cruciale per l’isola, caratterizzato da un vivace fermento culturale nel contesto post-rivoluzionario.E a Milano, dove inizia nel 1965 la collaborazione con lo Studio Marconi, facendone nel tempo un punto cardine della sua carriera.
Grazie al contributo dell’Archivio Valerio Adami e a una ricca selezione di dipinti, disegni, fotografie, materiali d’archivio e del film “Holiday in the Desert” lo spettatore può approfondire un periodo chiave della produzione di questo artista, che ha saputo strutturare un proprio personale universo figurativo, scomponendo e ricomponendo in “nuove entità morfologiche” (G. Dorfles) le scene della vita di ogni giorno.

Cover story: Valerio Adami, Laboratorio, Installation view, Gió Marconi, 2025