Ha inaugurato lo scorso 23 agosto a Xiamen in Cina, presso la Libreria Paper Times, la mostra di Michele Guido (Aradeo, 1976) dal titolo ATALANTIA Garden Project. A cura di Julia Rönnqvist Buzzetti, fondatrice insieme ad Andrea Deotto di Numero 51 Concept Gallery, e Lucy Lin, il progetto mette insieme gli esiti della residenza dell’artista, creata con l’obiettivo di stabilire relazioni di scambio a lungo termine tra Italia e Cina, consentendo ad autori italiani di comprendere meglio la cultura cinese e viceversa.
«L’obiettivo della galleria è di promuovere arte contemporanea dell’Asia Orientale a Milano – spiega Rönnqvist Buzzetti. La nostra è una ricerca continua, un viaggio e studio costante tra Cina, Giappone e Corea del Sud. Siamo convinti che per comprendere e presentare un’immagine autentica e contemporanea di scene artistiche così dinamiche e ricche di storia sia fondamentale essere presenti in tempo reale, vivere i contesti e coltivare le relazioni. È da questi viaggi e, prima ancora, dalle amicizie che sono nate e si sono consolidate, che prendono forma i nostri progetti. Crediamo in uno scambio e in un supporto reciproco che va oltre la semplice collaborazione professionale. Questo approccio ci permette di sviluppare prospettive sempre nuove e attuali, offrendo uno sguardo che riflette la vibrante scena artistica contemporanea dell’Asia orientale. Con questa residenza ci auguriamo che inizi uno scambio volto a tessere relazioni e progetti sempre diversi, e che questo possa generare un crescente interesse e supporto da parte di associazioni locali cinesi e italiane, creando una rete di rapporti interdisciplinari nel maggior numero possibile di settori».

L’iniziativa prevede che ad ogni artista in residenza venga data la possibilità di studiare tecniche e materiali locali da cui trarre ispirazione per incorporarli nella propria pratica.. Per questa prima collaborazione con Thus Arts (Shanghai Shishuowenhua Ltd.), un’organizzazione che si dedica all’esplorazione dell’essenza della cultura orientale e occidentale, la scelta è ricaduta su Guido per la profondità del suo lavoro, che si concentra sullo studio della botanica e della biodiversità.
Visibile sino al 23 settembre 2025, la mostra si sviluppa in dueambienti gemelli. Il primo è uno spazio che si può osservare solo dall’estero e che ha la forma di un habitat totale nel quale la “scrittura” creata dalle relazioni tra insetti e regno vegetale si dà alla luce in modi diversi. Il secondo spazio contiene invece sei grandi foglie di tarassaco, disegnate dalla serpentina verde, esposte ad intervalli tra delle nicchie che contengono libri sul giardino, sulle piante e insetti. Gli spettatori possono entrare, leggere i libri e osservare nei lavori quello che accade nella relazione tra i viventi non umani.

Chiosa Guido: «Nella tradizione cinese il concetto di “trans-esperienza” è legato all’esperienza che va incontro anche alle interferenze in senso positivo per una ipotetica traduzione interculturale inteso come un processo dinamico che cerca la fusione di diversi orizzonti. Lo spazio e il tempo sono gli strumenti dell’opera, ma lo spazio è legato ad un certo luogo, e nello stesso tempo è qualcosa che sta tra le cose e quindi è “relazionale”; il tempo è legato all’occasione, al momento opportuno e quindi alla qualità del tempo come se fosse una stagione propizia, di conseguenza esista una maturazione che si relaziona al tempo. Nasce quindi l’arricchimento nel momento in cui si sta nel tempo perché facendo attenzione alle cose che ci circondano avviene un processo di “stagionatura”».
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Cover story: Una veduta della mostra di Michele Guido, ATALANTIA Garden Project, Libreria Paper Times, Xiamen, Cina, 23 agosto – 23 settembre 2025