A MILANO NASCE NOTTE. Il nuovo marchio culturale di Carolina Lanfranchi e Mattia Melzi 

Negli anni Sessanta, Milano era un’officina febbrile di idee. La città pulsava come una grande macchina sperimentale, le idee si fondevano con la materia, le tele si contaminavano con il cemento. L’arte non era un oggetto da esporre, ma un processo da vivere. Era ricerca, esperienza, costruzione collettiva di nuovi linguaggi.

È in questa scia di energia, che oggi prende forma NOTTE, il nuovo spazio fondato da Carolina Lanfranchi e Mattia Melzi. Un luogo che si offre come laboratorio sensoriale, dove la cultura diventa materia viva, architettura emotiva, tensione inventiva. Lo spazio situato in pieno centro a Milano, in Via Bigli 11si trasforma in un crocevia di iniziative e connessioni, in una bottega del contemporaneo che rinnova lo spirito degli atelier di Brera e delle case-studio dei maestri, che nel periodo più fecondo della storia del nostro Paese hanno riscritto il linguaggio dell’arte, del design e del cinema. NOTTE non è solo una galleria, sebbene si distingua anche per l’elevata qualità delle opere trattate: è difatti attiva nella valorizzazione e compravendita dei lavori dei maggiori maestri internazionali quali Fontana, Chagall, De Chirico, Picasso e Morandi. È piuttosto un marchio culturale, un ecosistema creativo dove ogni progetto si sviluppa da una ricerca che mette in dialogo arte, media ed editoria in un unico gesto coerente e vitale.

Il concept nasce dall’intreccio di due percorsi complementari. Carolina Lanfranchi, con oltre vent’anni di esperienza tra New York e Milano nel mondo delle case d’asta internazionali, porta con sé uno sguardo raffinato e una visione globale; Mattia Melzi, giovane gallerista di origini persiane, formatosi a Londra, traduce l’arte della trattativa in un’intuizione estetica, trasformando il commercio in gesto curatoriale.

Come la metropoli che la ospita, NOTTE vive nella soglia, in quel territorio liminale tra luce e ombra, tra materia e immaginazione. Qui, le mostre d’arte diventano narrazioni di storie, le produzioni cinematografiche ambiscono a divulgare la cultura con un taglio legato all’attualità, i libri d’arte sono pensati come oggetti da collezione in tiratura limitata e gli eventi esclusivi valorizzano luoghi di pregio come palcoscenici di esperienze musicali e performative. Il pubblico, sia esso fatto di collezionisti, curiosi, esperti o neofiti è quello che vive l’arte come pensiero, come forma di conoscenza e patrimonio culturale.

«NOTTE è un ponte tra arte e contemporaneità»spiegano Lanfranchi e Melzi«È un modo di abitare la cultura visiva che dialoga con la moda e il design, ne assorbe i codici, li rielabora, li restituisce come storie».

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