IL GIUDIZIO UNIVERSALE DI JORGE R. POMBO

Apre oggi al pubblico, nello spazio Cattedrale in Fabbrica del Vapore a Milano, l’ambizioso progetto espositivo dell’artista catalano Jorge R. Pombo (Barcellona, 1973). “Giudizio Universale”, a cura di Vera Agosti e Matteo Pacini, è un’installazione pittorica monumentale che unisce arte, memoria e riflessione sociale.

Pittore autodidatta, Piombo è un cittadino del mondo. A 24 anni si trasferisce a Parigi, affascinato dalla storia della città. Seguono una serie di viaggi, dalla Groenlandia alla Siberia, dal Tibet all’India. Fin quando nel 2010 approda a New York, dove ha modo di approfondire la ricerca dell’espressionismo astratto, Pollock e l’action painting in particolare, dal quale trae ispirazione per elaborare la propria cifra stilistica, il proprio linguaggio espressivo. Nel 2015 arriva in Italia, stabilendosi prima a Reggio Emilia e poi a Firenze, dove attualmente vive e lavora. Nella culla del Rinascimento italiano, si immerge nello studio “matto e disperatissimo” dei grandi Maestri con l’ambizione di ricostruire l’intera Cappella Sistina in scala 1:1 attraverso la sua pittura della “dissolvenza” (o metapittura come la definisce la curatrice Agosti). Una rilettura in chiave contemporanea, che consiste nella riproduzione degli affreschi del sito del Vaticano e nella successiva loro scomposizione attraverso l’uso di speciali solventi.

“Una pittura che parla di pittura racconta l’artista. Prelevo un’immagine che già esiste e ne azzero la dimensione narrativa versando sopra il supporto litri e litri di solvente, senza più fare alcuna azione. Non intervengo con il mio gesto sulla tela, non è la mia soggettività al centro della riflessione”.

Le opere esposte in questa personale (visibili sino al 18 settembre 2025) rappresentano circa un sesto della superficie totale prevista a completamento del progetto. A fare da protagonista il lavoro che dà il titolo all’esposizione: 180 mq di pittura in un solo quadro. In aggiunta, alle pareti, 6  variazioni dedicate rispettivamente a 3 episodi della vita di Mosè e 3 della vita di Gesù.

Jorge R. Pombo, Giudizio Universale, particolare, Fabbrica del Vapore Milano, 27 giugno – 18 settembre 2025

Ma l’iniziativa si caratterizza anche per la sua spiccata vocazione sociale. Per realizzare l’impresa infatti, l’autore, grazie al sostegno della Caritas dei Comuni di Reggio Emilia e Firenze, ha coinvolto una serie di collaboratori che vivono quotidianamente situazioni di esclusione sociale, offrendo loro un’opportunità di lavoro regolarmente retribuito. “La cosa bella dell’arte è il suo potere trasformativo spiega Pombo. Le mani che hanno dato vita a questo imponente lavoro sono in realtà inutili in questa società, perché sono invisibili. Questo gesto che ho desiderato fare, pur essendo simbolico, vuole mettere tutti sullo stesso piano, anche chi sfortunatamente non è nato in un contesto protetto. Senza tutte le persone che vi hanno collaborato insieme a me, questa grande opera non si sarebbe mai potuta realizzare”.

Muovendo da questa premessa, assume ancora più rilevanza il luogo espositivo scelto per questa tappa milanese. “Nelle fabbriche ottocentesca,scrive il co-curatore Pacini nel testo critico che accompagna la mostra – fino a buona parte del Novecento, ogni lavoratore rappresentava un ingranaggio necessario per il funzionamento dl sistema. Questa visione gerarchia, in cui ogni parte del processo è strettamente legata al tutto, ricorda la concezione ecclesiastica della comunità come somma dei singoli partecipanti che cooperano al raggiungimento di un obiettivo superiore.”

Il progetto promosso da ARTantide Gallery di Paolo Mozzo con il Movimento Arte Etica in collaborazione con il critico e scrittore Sandro Orlandi Stagi, continuerà a svilupparsi e verrà presentato in diverse città.

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Cover story: Jorge R. Pombo, Work in progress, Giudizio Universale, Fabbrica del Vapore Milano, 27 giugno – 18 settembre 2025

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