A TU PER TU CON SIL CONTI

La sua è una attraente poesia sensuale fatta con immagini che narrano storie di donne, prevalentemente. E raccontano con la stessa efficacia penetrante della loro forza e della loro fragilità, della loro sfrontatezza e della loro riservatezza come fossero elementi aderenti a uno stesso concetto di bellezza. Come se gli opposti, colti da dietro l’obiettivo della macchina fotografica, si attraessero per trovare un loro punto di equilibrio. Alternanze non solo cromatiche, di bianco e di nero, di felicità e di tristezza, di corpo e di anima, sempre bilanciate. Negli scatti, nella innata capacità di cavar fuori l’essenza, quasi un contatto fisico che annulla la distanza tra l’oggetto, il medium, e il soggetto. Un filo diretto che diventa pura energia creativa. I soggetti interessanti da ritrarre sono gli esseri umani, le persone che come me si sono af-fidate, senza sovrastrutture o pudori, in quello che è diventato un vero e proprio atto d’amore. Nel raccontare, nel raccontarsi, i confini si sono fatti sottili, si sono dissolti nella grana del linguaggio fotografico svelando così il rapporto tra chi fotografava e chi chiedeva di essere fotografato. Una restituzione vicendevole di luci e di ombre, di gioie e dolori, di frammenti sparsi e poi ricomposti, dalla quale è emerso un racconto essenziale nei contenuti, asciutto nelle forme, armonico nella composizione. Un racconto che, per l’intensità delle emozioni manifestate, diceva molto di entrambe. E nei suoi occhi che cristallizzavano il mondo una parte del mio mondo.

Il lavoro di  Sil Conti  si può vedere qui: www.silconti.com – facebook – instagram

In copertina, Sil Conti ritratta da Giovanni Gastel

Sil Conti, Dark Balloon  

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