ANNA ZULLIAN, IL GIOIELLO CONTEMPORANEO

Un incantesimo, il mare, e l’onda che si frantuma in un brillio di granelli di sabbia e conchiglie. Un piccolo porticciolo, il rumore dell’aria, luogo in cui la tenerezza rompe gli argini. I petali dei fiori, il giardino che invecchia con gli odori e la memoria del cortile nella vaga astronomia di bambina. La rigidità di configurazioni geometriche, unità primarie e monolitiche come le montagne.

Si addensano tante suggestioni nelle creazioni di Anna Zullian, in una ricerca che sottopone il gioiello alle più svariate sperimentazioni sulla forma, sulla tecnica, sul contenuto, tanto da spostarne il significato da semplice ornamento ad autonoma forma d’arte.

Dopo aver conseguito la laurea in Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Parma, frequenta corsi di moda sia in Italia che all’estero, a Berlino presso la prestigiosa ESMOD, dove inizia ad interessarsi al mondo dell’accessorio grazie al contatto con alcuni artisti e diverse gallerie d’arte.

Avendo sempre disegnato e realizzato abiti, mi è parso a un certo punto che l’abito fosse manchevole di qualcosa.

La sua produzione inizia nel 2012 e accompagna 4 abiti neri incentrati sulla forma del kimono, ispirati al lavoro del designer giapponese Yohji Yamamoto con alcuni riferimenti allo stile di Rick Owens, progettati durante il periodo della scuola in Italia. Gioielli realizzati con il fimo, una pasta sintetica facilmente modellabile e termoindurente.

“La mia prima collezione, intitolata Shell, era dedicata al mare. L’ispirazione era nata pensando a un piccolo porticciolo di Caorle, un luogo di mare nel Veneto al quale sono molto legata. Erano collane tutte costruite con piccole chiocciole modellate a mano che riprendevano la forma della conchiglie. Il concetto di movimento e dinamicità mi ha sempre interessato e volevo traslarlo anche sull’accessorio, sulla perla stessa che andava a comporre la collana.”

L’anno successivo prende vita una piccola collezione dal titolo Petalo, una rilettura del fiore attraverso gli occhi della nonna che quell’elemento della natura amava tantissimo. Collane realizzate con la forma del petalo in un trionfo di colori vibranti e in cui la lavorazione è ancora esclusivamente manuale.

Il suo entusiasmo creativo si espande a poco a poco anche ai bracciali e agli anelli e approda infine al Corian, un materiale utilizzato nel settore industriale per la produzione dei piani cucina e piani bagno, impiegato anche in ambito sanitario e medico, ma del tutto inesplorato nel contesto del gioiello.

“L’ho scoperto durante una attesa in un semplice e banalissimo piano di ospedale, eppure mi ha subito affascinato. Così ho iniziato a sperimentarlo utilizzando dei pezzi di recupero con i quali ho realizzato degli anelli. Con uno in Corian bianco dal titolo “Memento” ho partecipato e vinto il concorso Swarovski Sparkling Future indetto dall’omonima azienda. Ho fatto una rilettura in chiave contemporanea del loro cristallo e, avendo una passione sfrenata per la fotografia, ho fotografato l’anello ponendolo all’interno di una serie di specchi rotti come immerso in un gioco di luci e ombre. Dopo pochi giorni mi è stato comunicato che avevo vinto il concorso e sono andata subito a Trieste per l’International Talent Support, il concorso indetto da Renzo Rosso. Un’esperienza incredibile con persone che mi hanno dato tantissimi stimoli. Sono stati molto importanti per me!”

Il Corian diventa così materiale d’elezione per la realizzazione di gioielli contemporanei, terreno di ricerca in cui anime diverse convivono e trovano il loro equilibrio e la loro armonia: la pietra acrilica con il cristallo prezioso. Sono forme geometriche, lineari, triangoli dalle punte allungate che evocano le vette delle Dolimiti, custodi delle proprie radici, e richiamano il concetto di spiritualità, quello slancio verso il cielo fondamento dell’arte gotica.

Dolomiti e cielo, direi due elementi fondanti di tutta la mia creatività.

C’è un tocco della memoria adesso, un ritornare sul quale lavorare e nei volumi essenziali della materia candida si innestano i riflessi dei cristalli. Touch has a memory, come in un mondo a-temporale, come se le cose durassero più in là del nostro oblio.

Desidero ringraziare per la cortese intervista Anna Zullian  – FacebookInstagram

In copertina: "Memento" vincitore del concorso Swarovski Sparkling Future

Anna Zullian, 6.19.2010 Nonna

Anna Zullian, Shell Collection

Anna Zullian, Pure Dream

Anna Zullian, Seeing Yourself Sensing

Anna Zullian, Trittico Cielo Stellato

Anna Zullian, Touch Has A Memory

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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