FEDERICO CANNATA, IL CONTINUUM FOTO/GRAFICO

L’esteriore, l’interiore, il favolistico. La fotografia, il carattere di un autore che mette in campo le sue forze personali e sensibili e le immagini che sono come una membrana su cui si depositano le intensità e i colori del mondo. Il linguaggio visuale di Federico Cannata irrompe con accenti di abbagliante magnetismo negli abiti estrosi e impertinenti del giovane designer Dimitar Dradi, nuovo interprete di una pop couture moderna ed ambiziosa.

La fotografia è una forma aperta, è gesto e traccia, è una mescolanza di stili narrativi diversi in cui l’elemento grafico diventa spesso irrinunciabile per provocare e stimolare l’occhio dell’osservatore.

SURVIVOR Federico Cannata per Dimitar Dradi

Che siano le distillate atmosfere del bianco e del nero, capace di rende tutto esageratamente iconografico, o il groviglio delle tonalità di arancione, verde e blu, utilizzate con lo scopo di dare un’anima alla luce, quello di Federico Cannata è un racconto che, oltre a interpretare sé stesso e la sua passione, dipinge una zona del quotidiano basata sulla ridondanza e sull’esplosione di segni. Suggestioni diverse si rivelano con la medesima equivalenza, nello stesso tessuto fotografico, e ne moltiplicano gli effetti.

Mi intriga il mondo industriale ma anche quello decadente, amo i libri di architettura e le biografie dei grandi personaggi, la poesia sperimentale ma anche il teatro e la performing art. Le cose si scambiano di posto ma costituiscono sempre un unico essere. E poi amo follemente osservare, per ore e ore, la gente per strada: mi ispira come si muove e come decide di vestirsi.

SURVIVOR Federico Cannata per Dimitar Dradi

I fotogrammi compiono un andirivieni senza fratture dentro sezioni di libertà che prendono a presto la texture di farfalle e insetti, un sogno che poi si trasforma nella visione verace della donna che dovrà compiersi. Determinata e audace, si destreggia tra l’accumulo scomposto di materie e oggetti cercando di svincolarsi dal preteso senso univoco della comunicazione di moda. Nel gioco dell’armonizzazione dei contrari, lì dove asettiche lastre di acciaio si intrecciano con l’esuberanza pop di trama e ordito, il creativo Dimitar Dradi, talento emergente della couture italiana, ridisegna una femminilità impavida e eroica. Lo scatto coglie la condizione sospesa della fantasia. Un tempo senza tempo, sempre diverso, secondo ritmi e logiche differenti. Uno spazio senza spazio che rende possibile il viaggio interpretativo. Chi osserva è sollecitato a fare una sorta di editing visuale e mentale dal quale ricava la propria lettura.

SURVIVOR Federico Cannata per Dimitar Dradi

Sono un eterno sognatore che per saziare la sua anima ha bisogno di vivere nel continuo inseguimento dell’incanto. La fotografia è per me uno spazio onirico a forma di isola in cui posso esprimere, a voce alta, i miei pensieri e da astratti renderli tangibili. Un luogo pieno di nuvole e finestre spalancate sulla vita da cui entra e circola il vento delle idee.

Le fotografie vivono di assonanze, non solo ambientali e tematiche ma anche linguistiche. Sono documenti narrativi che trovano nella propria terra d’origine, la piccola città di Modica in Sicilia, il terreno d’elezione per lo sviluppo della propria inventiva e motivo di ispirazione continua. Osservatore attento tra viandanti frettolosi, Federico Cannata registra l’attività umana incessante e fatale intorno a lui e con essa il paesaggio, le architetture urbane, il movimento, anche quello fluttuante della moda. L’amore per i vestiti, non solo come oggetti straordinari ma anche come espressione della cultura che li produce, diventa lo spunto per raccontare un nuovo sentimento della visione: quello di chi guarda, di chi è guardato e vorrebbe riconoscersi nello sguardo dell’altro. Forme indistinte che rivelano a poco a poco la loro nitida fisionomia e si organizzano in un manifesto di poetica.

SURVIVOR Federico Cannata per Dimitar Dradi

Ho bisogno sempre di fotografare, anche solo per me stesso. Ho bisogno di dare forma alle immagini che arrivano, spontanee, quasi come un flusso dell’inconscio che fa emergere il mio mondo interiore, un mondo ricco di sfaccettature. E’ una cosa che non controllo, avviene in maniera naturale riferire con le foto quello che io vedo ogni giorno. E io vedo bellezza.

SURVIVOR Federico Cannata per Dimitar Dradi

Federico Cannata, web site – Facebook – Instagram  

Le immagini si riferiscono alla campagna pubblicitaria della collezione “Survivor” del designer italiano Dimitar Dradi 

Nato a Modica, in Sicilia, Federico Cannata si laurea in Graphic Design e poi Editoria presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania. Sviluppa nel tempo un proprio linguaggio fotografico contaminato dalla scrittura creativa, la poesia sperimentale, la video-art e l’installazione artistica. L’esordio nel campo della moda avviene nel 2013 quando la rivista Vogue Italia gli dedica un personale portfolio all’interno del magazine. Seguono poi una serie di collaborazioni importanti sia con riviste nazionali che internazionali tra cui Elle, Vanity Fair e Cabinet de L’art per cui firma, nel 2018, la sua prima copertina. Della sua creatività si sono avvalsi brand affermati quali Borsalino, Antonio Marras, Emilio Pucci, Elisabetta Franchi e Francesca Liberatore. Nel 2017 con uno scatto dal titolo “Basic Popolar Collage” viene selezionato dalla casa di moda Prada nell’ambito del concorso internazionale Prada Journal.

FEDERICO CANNATA, Self Portrait

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