Prendo a prestito il titolo della mostra tenutasi a Palazzo Reale di Milano nel novembre del 2016 “Gioielli alla Moda”, curata da Alba Cappellieri docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano, per introdurre – o meglio sarebbe dire re-introdurre, data l’affezione che mi porta a scriverne ancora – il lavoro di Manuela Gandini. Per indagare la peculiarità della sua ricerca che intorno alla geometria e al volume, alla plasticità e all’interazione tra gioiello e corpo si è sviluppata portandola, nel 2004, a fondare il brand Manuganda. La mostra, che contava per l’appunto anche la presenza delle sue creazioni, voleva essere negli intenti della curatrice “un viaggio nello specchio estetico della società attraverso 500 gioielli che dal dopoguerra ad oggi definiscono le evoluzioni dei costumi, le conquiste e le ambizioni femminili, le temperie dello stile e il progresso tecnologico”.
Perché parlare semplicemente di bijou oggi è riduttivo e sicuramente non restituisce l’idea del valore in termini di design, creatività e impiego di materiali: tutti elementi che contraddistinguono la creatività di Manuela. Un lavoro, il suo, costantemente votato alla ricerca di forme e tecniche innovative al fine di creare gioielli non convenzionali, minimali nello stile eppure senza tempo. La contaminazione di abilità artigianali e digitali, l’impiego di varie tecniche di produzione legate alla modellazione 2D e 3D (come la sinterizzazione laser, il taglio chimico e ad acqua, lo stampaggio a caldo), le metamorfosi materiche, formali e cromatiche sono la cifra distintiva di un progetto di design che nella lentezza, nella sedimentazione delle idee, nel non voler assecondare le dinamiche che caratterizzano il mondo del fashion e la sua commercializzazione, ha trovato la propria ragion d’essere. Restituendo una sofisticata quanto raffinata semplicità che si attesta sempre su un territorio avverso alla banalità.
Quella di Manuganda è una donna con un proprio stile personale, che non cede alla facile lusinga delle omologazioni, una donna che mescola vestiti con gioielli indagando dal punto di vista estetico la reazione corpo – abito – accessorio. Ecco perché il connubio con i capi iconici della designer Adriana Morandi, che presenteremo sabato prossimo 26 ottobre in occasione dell’evento Manuganda + Adriana Morandi Winter Sale, ci è parso del tutto naturale: un dialogo all’unisono tra mondi complementari e territori ibridi, specchio della nostra contemporaneità.
Gioielli, Manuganda web site – Facebook – Instagram
Abiti, Adriana Morandi web site – Facebook – Instagram
Evento Manuganda + Adriana Morandi Open Studio Winter Sale
sabato 26 ottobre dalle ore 15 alle ore 21
c/o Manuganda Via Stadera 10, Milano
Foto, Elisabetta Brian
Mua Gaetano Blasa using Laura Mercier