MARCO IANNICELLI, UNCONVENTIONAL DESIGN

Cemento, legno e sughero si incontrano in una tensione capace di dare vita a un design non convenzionale. Forme semplici, addirittura arcaiche, esaltate dalla frizione di materiali apparentemente contrastanti. Forme minimali, rasenti l’essenziale, in cui convivono i principi della natura e i dettami dell’industria senza che l’integrità dell’una o dell’altra venga in qualche modo tradita.

Nato e cresciuto in Germania da genitori italiani Marco Iannicelli è un product designer indipendente laureatosi in Olanda all’Accademia delle Belle Arti di Maastricht.

“Conseguita la laurea ho cercato subito di avviare il mio studio perché non volevo dipendere da nessuno, tant’è che solo un anno dopo, nel 2011, avevo già il mio spazio. Ho sempre pensato che l’unica strada giusta per me fosse quella di fare le mie cose da solo e da questo convincimento è nata l’idea di una autoproduzione di oggetti di design.”

A Milano in occasione del Fuori Salone, nell’ambito del progetto Basic Cell, ha presentato la sua collezione Light Heavy Weight, realizzata in collaborazione con l’artista olandese Dik Scheepers: una panca e una sedia di sughero, due tavolini in cemento e una lampada da tavolo in legno.

Lo spazio di via Tortona 14 che ospitava i lavori di Iannicelli, curato da Magda di Siena Studio, si è trasformato per tutta la durata della design week in un incubatore di progetti creativi diversi (Altro_Studio, Assembli, Oikos Cucine, Tr3nd e Zatoo designstudio) tutti legati dallo stesso filo conduttore: la casa intesa come cellula base, come punto di partenza da cui muoversi assecondando le esigenze del vivere contemporaneo. Un modus vivendi che guarda agli oggetti di design come a elementi in divenire, capaci di evolvere al pari delle esigenze delle persone e di adattarsi a ogni luogo e ogni momento. Pezzi dalla forte valenza estetica, ma anche pratici e funzionali, adattabili alle mutevoli circostanze che il futuro ci riserva. Ready to era lo slogan che sintetizzava in maniera convincente il concept dell’iniziativa: ready to fly, to move, to change.

“I materiali che prediligo sono legno, sughero e cemento perché mi piacciono i contrasti. Il cemento, che è un materiale minerale, insieme al legno è un primo forte contrasto. Il sughero è l’ultimo arrivato, volevo progettare già da qualche tempo un mobile con imbottitura però mi mancava un materiale interessante. Quando ho scoperto questo sughero ho realizzato una sedia e una panca, tutti senza cuciture e forse sono anche una alternativa valida per coloro che, per ragioni etiche, non desiderano le sedute di pelle. Non era la mia prima intenzione ma è venuto da sé come effetto positivo.”

Uno spiccata attitudine alle proporzioni dà vita a oggetti che risaltano sempre un profondo senso di equilibrio e armonia. Per la realizzazione della panca per esempio i principi ispiratori sono stati quelli della sezione aurea, prendendo a prestito un rapporto armonico che si ritrova in molte opere artistiche e architettoniche.

E’ la prima volta che accetto regole. Perché secondo me il design deve essere un territorio senza regole altrimenti, se ci fossero, ognuno dovrebbe in qualche modo seguirle e questo condurrebbe inevitabilmente all’omologazione, ridurrebbe la libertà di pensiero. Sono invece convinto che il design debba polarizzare, non uniformare.

Fa parte della collezione anche la Yosegi Light, una lampada da tavolo ispirata a una tecnica di lavorazione del legno giapponese che si chiama appunto Yosegi, realizzata tutta a mano con 158 piccoli pezzi di legno pregiato e rifinita con eleganti dettagli di ottone. Un oggetto in apparenza molto semplice, linee nette e decise, che nasconde in realtà molti accorgimenti tecnici come il sistema di raffreddamento che impedisce al LED di raggiungere la sua temperatura critica.

“Progetti per il futuro? Direi che questo è già così nuovo che lo considero futuro! Quindi sviluppare. Vorrei, partendo proprio da queste sperimentazioni sulla materia, riuscire a sviluppare la gamma di prodotti.”

Desidero ringraziare per la cortese intervista Marco Iannicelli – web site  – Facebook  – Instagram

In copertina: Marco Iannicelli, collezione Heavy Light Weight - 
Foto www.pr-aachen.de

Marco Iannicelli, Heavy Light Weight panca - Foto www.pr-aachen.de

Marco Iannicelli, Heavy Light Weight sedia - Foto www.pr-aachen.de

Marco Iannicelli, Heavy Light Weight tavoli - Foto www.pr-aachen.de

Marco Iannicelli, lampada Yosegi - Foto www.pr-aachen.de

Marco Iannicelli - Foto Christian Amouzou

Margherita Spatola durante l'esposizione Basic Cell a cura di Magda di Siena Studio

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