MIST, LA MODA NELL’ERA DIGITALE

La velocità che caratterizza questa nostra epoca digitale impone stessi ritmi e sintassi, stessa accelerazione, anche all’articolazione del visivo tanto da produrre una moltiplicazione di codici narrativi e una contaminazione di linguaggi tra ambiti differenti che diventano inclusivi e il cui potenziale, almeno fino a poco tempo fa, era rimasto inesplorato.

Cavalcando l’onda di questa accelerazione anche la fashion industry sembra essersi accorta dell’importanza del video, nelle sue forme più variegate, come elemento caratterizzato dall’immediatezza e dalla forza comunicativa con cui le immagini in movimento si manifestano. Alcuni confini, alcune certezze normative che ancora regolavano gli scenari della moda, hanno ceduto progressivamente il passo a tecniche espressive diverse, mobili, eccentriche, discontinue, frutto del lavoro con l’immagine elettronica.

Nell’ambito di questa riflessione, che va in direzione di aperture, intersezioni e scambi, si inserisce il Fashion Film Festival, l’evento fondato e diretto da Constanza Cavalli Etro giunto quest’anno alla sua terza edizione, che avrà luogo a Milano presso Anteo Spazio Cinema dal 24 al 26 Settembre 2016. Una selezione di fashion films provenienti da tutto il mondo, un incubatore di talenti, che sposta i confini netti tra cinema e moda, li ri-definisce, in funzione dell’esigenza sempre più pressante dei brand di affermare la loro identità in forme stratificate.

Tra i talenti che partecipano all’evento anche il duo artistico composto da Alessandro Amaducci, uno dei pionieri della ricerca sulla video arte in Italia e la visual artist Eleonora Manca. Insieme formano MIST, un gruppo creativo dedito alla realizzazione di video per la moda, un progetto che pur rispettando i singoli percorsi artistici, li unisce e li coniuga secondo il denominatore comune della loro estetica e poetica.

“Ci interessava sperimentare con la nostra video arte l’ambito fashion” spiega Eleonora Manca “restituendo lo sguardo di due artisti che hanno inglobato due distinte esperienze individuali ma che volevano capire se queste due esperienze potessero in qualche modo confluire in un punto comune, di unione, tra arte e moda.”

Una visione, quella che emerge dai tre video ammessi al Festival, che rasenta l’opera d’arte, che asseconda l’instancabile indole di sperimentatori di questi due artisti e che incontra al contempo l’entusiasmo di designer nuovi e emergenti interessati a testare diversi meccanismi percettivi e fruitivi delle loro creazioni. E’ il caso di Adriana Delfino, sarta come lei ama definirsi, ma anche stilista e ideatrice del blog Against Fashion o di Mihaela Slav fondatrice del marchio dECOnstruction Lab o ancora di esperienze come quella targata Transient.

“Una posizione interessante quella dei fashion movies dal punto di vista linguistico” conclude Amaducci, “a metà tra una produzione che sponsorizza il prodotto e una produzione artistica, e efficace dal punto di vista commerciale perché attiva la curiosità del pubblico suggerendo una visione, evocando atmosfere, senza necessariamente mostrare in maniera didascalica l’oggetto. Una tendenza già molto in voga in Paesi come il Giappone per esempio e che ora sta prendendo piede anche qui.”

In copertina: still dal video LED/3 Times

MIST, LED/3 Times - Brand: Adriana Delfino e Andrea Massaioli

MIST, OR - Brand: MihaelaSlav/Deconstruction Lab

MIST, TRANSIENT - Brand: Transient

I video di MIST www.mistfashionmovies.wixsite.com/mist sono al Fashion Film Festival di Milano, presso Anteo Spazio Cinema, dal 24 al 26 settembre 2016.

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