Questa sera (lunedì 13 maggio), dalle 18.00 alle 21.00, per il terzo e ultimo appuntamento di Spazio Taverna, la Triennale Milano ospita l’artista Antonio Della Guardia (Salerno, 1990), che insieme allo sceneggiatoreVenceslao Cembalo e la psicologa-psicoterapeuta Sira Sebastianelli realizza un percorso sensoriale in cui l’esperienza diventa un improvviso viaggio di esplorazione interiore.

Il ciclo di appuntamenti a cura di Spazio Taverna all’interno di Casa Lana, progettata da Ettore Sottsass nella seconda metà degli anni Sessanta, rappresenta una serie di serate uniche concepite come eventi temporanei e immersivi in grado di trasformare lo spazio in un’opera fruibile singolarmente.

L’artista propone in questa occasione un’immersione ad occhi chiusi, per provare sensazioni limpide e profonde. Il perimetro dello spazio diventa l’epicentro di un’improvvisa scossa, in cui il prestare attenzione, l’essere curiosi, l’affidarsi o semplicemente il provare ad immaginare, diventano in automatico delle potenziali azioni rigenerative e culturali. Al termine del percorso il visitatore può decidere se continuare a immaginare o a creare lui stesso una propria storia.

Con la sua pratica multiforme, che spazia dal disegno, alla fotografia, al video e l’installazione, Della Guardia si è concentrato negli ultimi anni sull’impatto che determinati modelli lavorativi hanno sulla vita dei singoli, così come su quella della comunità. L’artista, che lavora tra Salerno e Napoli, è rappresentato dalla galleria Tiziana Di Caro, da sempre interessata a promuovere autori internazionali delle ultime generazioni, con specifica attenzione alla sperimentazione e con un focus sui giovani emergenti che si esprimono attraverso i nuovi media.