FRANCESCA LOLLI IN MOSTRA ALLA FONDAZIONE GAJANI

Dal 31 gennaio al 4 febbraio, nell’ambito di Art City Bologna 2024, in occasione di Arte Fiera, la Fondazione Carlo Gajani presenta all’interno dei suoi spazi la personale «Come tu mi vuoi» di Francesca Lolli (Perugia, 1979), a cura di Sara Papini.

Regista e video artista che concentra la sua indagine sulle diversità di genere e le questioni socio-politiche, Lolli si misura in questa occasione con il medium fotografico instaurando un dialogo di mutua reciprocità tra le sue opere e la casa dell’artista. 

«L’indagine avviene attraverso un mezzo espressivo a me ancora poco familiare ma necessario, in questo momento, per indagare le varie maschere stereotipate dell’essere umano, principalmente la donna in questo caso, dovute a preconcetti e sovrastrutture socio culturali».

Iniziato nel 2021, e in fieri, il ciclo di lavori Come tu mi vuoi raccoglie una serie di autoritratti dell’artista. Si tratta di immagini esteticamente ridondanti, al limite del kitsch, in cui spiccano i colori accesi, i fondali oltre modo decorati, l’uso di tutta una serie di accessori, orpelli come parrucche, unghie finte, make up marcato. Eva la peccatrice, la donna la cui bellezza perisce sotto l’impeto del tempo, liquefandosi al pari di un gelato, quella completa perché incinta o la femminuccia bionda che piange l’ennesima delusione d’amore, sono solo alcuni dei personaggi che popolano un universo fittizio eppure reale, costruito per sollecitare un ripensamento di temi quali la maternità, la menopausa, la sessualità, alla luce di una nuova e diversa consapevolezza di genere. 

«Mi piace pensare che tutte le donne raffigurate nella serie siano sempre state dentro di me e che, ad un certo punto, abbiano iniziato ad emergere da sole».

Il progetto di mostra si arricchisce anche di alcuni di interventi site-specific, che invitano lo spettatore a relazionarsi con l’ambiente e i lavori, mettendo in atto una vera e propria «caccia all’opera». Capire dove Lolli avrà apportato modifiche all’interno dello spazio potrà rivelarsi talvolta evidente ma spesso difficile o addirittura impossibile.

La Fondazione, nata con lo scopo di valorizzare le opere di Carlo Gajani, sia in pittura che in fotografia, con attività espositive e di salvaguardia dell’archivio, si occupa anche di promuovere e sostenere in varie forme i giovani artisti. Si inserisce così, nel fitto programma di appuntamenti che animano Bologna durante i giorni della fiera, la ricerca un’autrice che crede fermamente nel ruolo politico del corpo. 

Chiosa la curatrice Papini: «Il corpo della donna, come ha sottolineato a più riprese Lorella Zanardo, è ancora un corpo oggetto, un corpo svalutato e mercificato o, come dice Emanuela Abbatecola nel suo ultimo saggio edito per Feltrinelli, Donna Faber, sessualizzato. Nel lavoro di Francesca Lolli emerge tutto questo e anche di più».

Cover story: Francesca Lolli, La donna troppo amata, tratta dalla serie Come tu mi vuoi, 2021 (ongoing)

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