PANORAMA MONOPOLI. Una mostra diffusa a cura di Vincenzo de Bellis

ITALICS, il primo consorzio in Italia che riunisce oltre sessanta tra le più autorevoli gallerie d’arte antica, moderna e contemporanea attive su tutta la Penisola, presenta da giovedì 1 a domenica 4 settembre 2022 a Monopoli (Bari), la seconda edizione della mostra diffusa “Panorama” a cura di Vincenzo de Bellis, direttore associato e curatore per le arti visive del Walker Art Center di Minneapolis, recentemente nominato direttore delle fiere e delle piattaforme espositive di Art Basel.

Panorama, lo speciale racconto che ITALICS dedica con cadenza periodica ad alcune tra le località più straordinarie del paesaggio italiano, avviato lo scorso anno con la prima edizione tenutasi nella meravigliosa isola di Procida, propone un nuovo itinerario tra arte, architettura, antichità e contemporaneo, accompagnato da un calendario di occasioni di approfondimento come appuntamenti aperti al pubblico, performance e progetti speciali.

Il percorso in mostra abbraccia l’antico centro storico della cittadina adriatica e si dispiega lungo una costellazione di 20 spazi espositivi, tra palazzi, chiese, piazze, edicole votive nascoste nei vicoletti e chiassi, in cui sono ospitate 70 opere dal Quattrocento a oggi, che includono 7 lavori performativi, realizzate da 60 artisti internazionali appartenenti a epoche, generazioni e nazionalità differenti.

Il progetto Panorama Monopoli si sviluppa come un grande racconto corale ispirato al concetto greco di xenia, a cui contribuisce ciascuna delle opere selezionate offrendo molteplici letture su tematiche universali che, dal Quattrocento a oggi, hanno mosso la creatività degli artisti di epoche diverse e interessato le riflessioni umane lungo circa sette secoli. Per i greci, il termine xenia riassumeva il senso dell’ospitalità e il rapporto con lo straniero, regolato da norme comportamentali di base, come ad esempio la consuetudine di omaggiare l’ospite con un “regalo di addio” per testimoniare di aver gradito la sua visita. In un certo senso la xenia è una forma di amicizia ritualizzata basata sulla reciprocità. Il concetto si lega a quello di straniero, da xenos, e alla storia di Monopoli, che è comune a quella di tante altre città sulle coste adriatiche, crocevia di scambi, interessi, popoli e commerci. Egnatini (provenienti dal centro messapico della vicina Egnazia), Bizantini, Bretoni, Arabi, Spagnoli, Veneziani hanno contributo in vari modi a rendere la cultura della città un vero e proprio mosaico policromo ma, allo stesso tempo, queste minacciose presenze l’hanno strutturata come una poderosa fortezza sul mare.

Spiega il curatore Vincenzo de Bellis: «Se trasliamo questi concetti a oggi, notiamo quanto sia cambiato il rapporto con l’altro. Ripudiamo lo straniero, senza renderci conto che nella società contemporanea siamo tutti stranieri gli uni agli altri. La nostra epoca ha snaturato completamente il significato di vicinanza e lontananza, ha trasformato la distanza in un motivo di paura e di esclusione, oppure l’ha ridotta a zero in una prossimità che è solo virtuale, vissuta e mediata da uno schermo. Così le notizie ci toccano ma non ci riguardano, non le sentiamo vivide, eppure sono vicine, perché tutto oggi è vicino. In un 2022 sconvolto da una pandemia mondiale e da una guerra, quella in Ucraina, che ci ricorda le tante altre guerre in corso, ora solo più silenti per lo scoppio dell’ennesima; in un anno in cui non si sono arrestate le migrazioni di massa tra i vari confini del mondo e che per la nostra posizione, affacciati sul Mediterraneo, vediamo provenire soprattutto da Oriente, dal Medioriente e dal Nord Africa, “Panorama Monopoli” non può e non vuole essere una mostra politica nel senso più immediato del termine. Molti degli artisti in mostra non parlano delle cronache attuali, e non potrebbe essere diversamente da così, raccogliendo opere che spaziano dal Quattrocento ad oggi. La selezione pone l’accento su temi universali che aprono a una ampia varietà di letture, a volte anche inaspettate, specie laddove opere e artisti di epoche e provenienze diverse sono posti in dialogo nel percorso espositivo.» 

Come per la precedente edizione che festeggiava la carriera di Daniel Buren e il suo profondo legame con l’isola di Procida, anche quest’anno, in occasione di “Panorama Monopoli”, ITALICS celebra un’autrice fondamentale per il territorio con il conferimento dell’Italics d’Oro alla memoria della straordinaria esperienza artistica e di vita della fotografa Lisetta Carmi (Genova, 1924 – Cisternino (BA), 2022). L’opera di Lisetta Carmi sarà protagonista di un progetto speciale sviluppato in collaborazione con il festival internazionale di fotografia e arte PhEST – See Beyond the Sea che prevede una mostra di scatti inediti realizzati nel 1960 tra Puglia e Basilicata, che resterà aperta al pubblico per tutta la durata del festival, dal 9 settembre al 1 novembre 2022.

Nel pieno spirito di Italics, che propone esperienze autentiche alla scoperta delle tradizioni e dello spirito del territorio che ospita la mostra diffusa, a dare il via a Panorama Monopoli sarà un atto simbolico: la partecipazione a un appuntamento millenario, che si tiene ogni anno presso Cala di Porta Vecchia. All’alba del primo settembre si assisterà a un rito tradizionale diffuso tra gli abitanti di alcuni comuni della Costa dei Trulli e della Valle d’Itria, considerato di buon auspicio. Si ritiene infatti che fare il bagno in mare all’alba del primo settembre garantisca salute per tutto l’inverno. In occasione di un momento così particolare per Monopoli, un tuffo collettivo rituale e simbolico, l’artista Massimo Vitali realizzerà una serie di scatti come parte del suo progetto fotografico “Cooking Show. Fotografia in diretta”, sessione fotografica live pensata dall’artista per la nuova edizione di Panorama.

Panorama Monopoli si riconferma un’esperienza espositiva unica. Una mostra che si configura come l’emanazione di ITALICS, in grado di riunire antico, moderno e contemporaneo, stili, tecniche e pensieri molteplici in itinerari d’arte che conducono alla scoperta degli aspetti più autentici e meno conosciuti del nostro Paese, proseguendo così dal vivo lo straordinario viaggio iniziato nel 2020 tra le pagine web della piattaforma Italics.art. Il format Panorama, fortemente voluto e condiviso dalle gallerie consorziate in un’ottica di collaborazione con le energie attive sui territori toccati, è un impegno formale e dichiarato che vedrà espandere le sue tematiche con un programma e alleanze mirate a ribadire la centralità e il ruolo delle gallerie d’arte italiane in un sistema culturale, locale e globale in grande evoluzione.

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ARTISTI PARTECIPANTI:

Mario Airò (Pavia, Italia, 1961), Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, Italia, 1978), Stefano Arienti (Asola, Mantova, Italia, 1961), Gianfranco Baruchello (Livorno, Italia, 1924), Luca Bertolo (Milano, Italia, 1968), Paolo Bini (Battipaglia, Salerno, Italia, 1984), Alighiero Boetti (Torino, Italia, 1940 – Roma, Italia, 1994), Pier Paolo Calzolari (Bologna, Italia, 1943), Duilio Cambellotti (Roma, Italia, 1876 – 1960), Mariana Castillo Deball (Città del Messico, Messico, 1975), Adelaide Cioni (Bologna, Italia, 1976), Pietro Consagra (Mazara del Vallo, Trapani, 1920 – Milano, Italia, 2005), Maria Adele Del Vecchio (Caserta, Italia, 1976), Gaia Di Lorenzo (Roma, Italia, 1991), Nathalie Djurberg & Hans Berg (Lysekil, Svezia, 1978 / Rättvik, Svezia, 1978), Mimosa Echard (Alès, Francia, 1986), Sam Falls (San Diego, CA, Stati Uniti, 1984), Matteo Fato (Pescara, Italia, 1979), Cesare Fracanzano (Bisceglie, Barletta-Andria-Trani, Italia, 1605 – Barletta, Barletta-Andria-Trani, Italia, 1651), Massimo Grimaldi (Taranto, Italia, 1974), Edi Hila (Shkodra, Albania, 1944), Judith Hopf (Karlsruhe, Germania, 1969), Adelita Husni-Bey (Milano, Italia, 1985), Alfredo Jaar (Santiago del Cile, Cile, 1956), Ann Veronica Janssens (Folkestone, Regno Unito, 1956), Runo Lagomarsino (Lund, Svezia, 1977), Giovanni Lanfranco (Parma, Italia, 1582 – Roma, Italia, 1647), Francesco Laurana e Nicola Samorì (Vrana, Croazia, 1430 – Avignone, Francia, 1502 / Forlì, Italia, 1977), Renato Leotta (Torino, Italia, 1982), Jieun Lim (Seoul, Corea del Sud, 1983), Lorenzo Lippi (Firenze, Italia, 1606 – 1665), Carlo Manieri (Taranto, Italia, 1633 – Roma, Italia, 1702), Franca Maranò (Bari, Italia, 1920 – 2015), Richard Marquis & Johanna Nitzke Marquis (Bumble Bee, AZ, Stati Uniti, 1945 / Northern Wisconsin, WI, Stati Uniti, 1947), Mario Merz (Milano, Italia, 1925 – 2003), Marisa Merz (Torino, Italia, 1926 – 2019), Luzie Meyer (Tubinga, Germania, 1990), Diego Miguel Mirabella (Enna, Italia, 1988), François Morellet (Cholet, Francia, 1926 – 2016), Valerio Nicolai (Gorizia, Italia, 1988), Alessandro Piangiamore (Enna, Italia, 1976), Michelangelo Pistoletto (Biella, Italia, 1933), Gianni Politi (Roma, Italia, 1986), Nathlie Provosty (Cincinnati, OH, Stati Uniti, 1981), Giangiacomo Rossetti (Milano, Italia, 1989), Medardo Rosso (Torino, Italia, 1858 – Milano, Italia, 1928), Mimmo Rotella (Catanzaro, Italia, 1918 – Milano, Italia, 2006), Antonio Sanfilippo (Partanna, Trapani, Italia, 1923 – Roma, Italia, 1980), Alberto Savinio (Atene, Grecia, 1891 – Roma, Italia, 1952), Aviva Silverman (New York, NY, Stati Uniti, 1986), Carl-August-Wilhelm Sommer (Coburgo, Germania, 1839 – 1921), Eugenio Tibaldi (Alba, Cuneo, Italia, 1977), Patrick Tuttofuoco (Milano, Italia, 1974), Massimo Vitali (Como, Italia, 1944), Luca Vitone (Genova, Italia, 1964), Stanley Whitney (Filadelfia, PA, Stati Uniti, 1946), Antonio Zanchi (Padova, Italia, 1631 – Venezia, Italia, 1722).

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Informazioni: ITALICS Art and Landscape www.italics.art

@italics.art #PanoramaMonopoli

Cover story: Massimo Vitali, Masso delle Fanciulle Swimmer,  2017, Lightjet print su Diasec con cornice di legno, 187x247,5x6cm (con cornice), Courtesy Mazzoleni, London - Torino

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