L’ONIRISMO POETICO DI CASPER FAASSEN 

Ultimo giorno oggi per visitare The Phair – Photo Art Fair, l’appuntamento torinese dedicato alla fotografia giunto quest’anno alla quinta edizione ed ospitato alle OGR di Torino. La rassegna raccoglie progetti artistici legati al tema dell’immagine e opere create con materiale fotografico o video, presentati da gallerie d’arte contemporanea non necessariamente specializzate solo in fotografia. 

Tra queste, merita una segnalazione mc2gallery che presenta un solo show di Casper Faassen (Olanda, 1975), artista che attraverso la mescolanza di fotografia e pittura indaga la dialettica di finito e infinito, bellezza e decadenza, apparizione e scomparsa. L’autore abbraccia diverse discipline, dalla pittura all’arte grafica, ma è la fotografia il suo medium d’elezione, che approccia con un uso innovativo di materiali e tecniche. Nell’esito formale della sua ricerca si possono riconoscere i pittori di Leiden che lo hanno ispirato. Le sue opere distintive raffigurano temi classici del XVII secolo come paesaggi urbani, dipinti di vanitas e composizioni floreali. 

Grazie alla collaborazione con la danzatrice Madoka Kariya, negli ultimi due anni Faassen ha sviluppato la nuova serie intitolata “Void”, in mostra in questa occasione. La grazia femminile è tradotta in immagini sfocate e oniriche, che si avvicinano allo spettatore e contemporaneamente da lui si allontanano. Ciò che si rivela agli occhi è importante quanto ciò che viene nascosto. Affascinato dalla filosofia giapponese, l’artista esplora il tema del “Ma”, inteso come lo spazio di mezzo, che non separa ma connette. 

Veduta di un’opera di Casper Faassen a The Phair – Photo Art Fair, OGR Torino, 3-5 maggio 2024, Cortesia di mc2gallery

L’uso del craquelure (le screpolature che si producono sulla superficie di pitture a olio), che caratterizza la sua pratica, serve invece a sondare la questione del tempo. “Quello che mi piace del craquelure è la consistenza che dà alla superficie o alla pelle. L’opera diventa più materica, più sostanziale, puntando alla pittura invece che alla fotografia e incoraggiando così un modo diverso di percepire il lavoro“.

La galleria fondata, nel 2009 da Vincenzo Maccarone, e Claudio Composti, persegue da anni un intenso lavoro di ricerca nell’ambito della fotografia, mirando a scoprire e promuovere giovani artisti emergenti italiani e stranieri, senza trascurare altri linguaggi espressivi come pittura, scultura, video o installazioni. 

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